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La nostra storia

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La nascita della Taverna

Nel 1990 Alfonso Gallotti scelse un angolo sulle rampe che collegano la strada di Mezzocannone con il largo su cui si affaccia una delle quattro antiche basiliche della città, per aprire la sua Taverna.

La scelta di Alfonso fu decisamente coraggiosa: in una Napoli non ancora divenuta meta turistica, in un luogo sconosciuto ai più, Alfonso creò uno spazio particolare e accogliente.

La Taverna dell’Arte oggi vuole continuare la strada tracciata. Lo chef Marco Di Martino e il taverniere Marcellino Amato vi accolgono negli ambienti caldi come una casa, con una cucina che vuole attingere alla tradizione, per aggiungere personali e originali proposte e condividere con gli ospiti il tempo dell’accoglienza.

Marcellino Amato classe 67

Da sempre incuriosito ed appassionato alla cucina, fin da piccolo grazie alla indimenticabile Giuseppina, che lavorava a casa dei miei genitori e mi ha insegnato il gusto del buon cibo. Poi ho iniziato a leggere le “Cucina italiana” di mia madre e ad approfondire libri vari, il primo fra tutti “La mia cucina” del grande August Escoffier, sperimentando il cibo e l’arte dell’accoglienza con gli amici invitati a casa.

A 58 anni ho cominciato a pensare di “provare” e come dice De’ André ”spinto dagli amici” e “tirato dai parenti” in “Marcia Nuziale”, ho affiancato al mio impegno di broker assicurativo, una iniziativa nella ristorazione: settore complesso e impegnativo; il partner ideale doveva essere una persona con cui condividere la stessa visione di cucina, e Marco, diplomato all’Alma, e con cui avevo sempre parlato di cucina poteva essere la persona giusta. La domanda che gli feci fu: sto trattando la Taverna dell’arte, vuoi lavorare con me o per me? La risposta fu quella che speravo: voglio lavorare con te. E così il 29 dicembre 2016 inizia la meravigliosa avventura, che oggi, non solo ci regala emozioni e soddisfazioni, ma ci rende orgogliosi perché concorriamo anche alla valorizzazione della nostra cità, proponendo una cucina che non tradisce la storia, ma che offre ai nostri ospiti una vera esperienza gastronomica, in più in un luogo, appartato e tranquillo, che ha tanto da raccontare e che favorisce le relazioni come nello spirito delle antiche Taverne

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Marco Di Martino classe 87

Nel 2010 si diploma al corso superiore di cucina italiana all’Alma di Colorno (PR) e viene assunto all'antica Corte Pallavicina di Massimo Spigaroli dove aveva concluso lo stage della scuola. al seguito dello chef stellato, affina le sue tecniche e la conoscenza delle materie prime a kilometro 0. Dopo un'esperienza a Boston negli Stati Uniti d'America alle dipendenze di chef Ken Oringer, torna a Napoli per seguire il progetto di South Italy Food, piccolo bistrot incentrato sui prodotti del sud Italia. Nel 2016 insieme a Marcellino Amato decide di rilevare la storica Taverna dell'Arte che fu di Alfonso Gallotti.

La nostra filosofia è : accoglienza, materie prime eccellenti, stagionalità, nuove idee nel rispetto della tradizione e alla ricerca della commistione, il cibo è uno scambio culturale e la cucina è un progetto complesso, a cui partecipano tutti i nostri collaboratori, dalla sala alla cucina. I piatti, pensati o intuiti, studiati, provati e riprovati sono assaggiati da tutti, nel loro divenire, in modo che tutti sappiano di quel piatto il perché e il come ci si è arrivati: lo staff di cucina per replicarlo, le persone di sala per raccontarlo.

Viviana Marrocoli classe 84

A condividere la Filosofia della Taverna alla fine del 2024 è arrivata Viviana Marrocoli.

Classe 84, nata a Napoli, inizia il suo percorso gastronomico a 20anni, principalmente da autodidatta. Si diploma al corso del Gambero Rosso di Napoli, dove colleziona una serie di fortunati incontri  con grandi maestri della cucina partenopea: lo chef Bacio Terracino, Antonio Tubelli. Michele Leo che le ha insegnato tutti i segreti della lievitazione. Prima esperienza stellata con Francesco Sposito di “Taverna Estia” e poi altri stellati: Lorenzo Cuomo di “Re Mauri” a Vietri, Viviana Varese di "Alice" a Milano, e infine a Roma da Igles Corelli a “Mercerie” innovativo progetto di high street food. Giunta alla “Taverna dell’arte”” collabora con Marco Di Martino,” chef resident” ,con cui è nata da subito una bellissima intesa, basata sull’idea di rivalorizzare i prodotti del territorio e non solo, la materia prima e la sua stagionalità, riproporre il concetto di convivialità, dello stare insieme a tavola con una spasmodica attenzione alla cultura dell’accoglienza e la rielaborazione dei piatti antichi in epoca moderna.Con lei la Taverna si evolve ancora di più in direzione del mare e non solo.

viviana

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ti aspettiamo!

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